Questo uno dei temi scaturiti dall’Assemblea annuale dei Geologi del Lazio, alla quale lo staff di Cardine srl ha preso parte. La manifestazione, svoltasi martedì 11 dicembre a Roma, era dedicata al tema “La professione del Geologo nel Lazio: prevenzione, analisi e soluzioni”.

Cardine ringrazia l’Ordine dei geologi del Lazio, in particolare il presidente dott. Troncarelli, per averci ospitati durante l’evento.

Apertura dei lavori dedicata allo “stato di salute” del territorio nazionale e regionale: “Il rapporto Ispra 2018 sul dissesto idrogeologico in Italia – ha esordito il presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli – indica il 18,7% del territorio del Lazio con almeno un’area ad alta esposizione al rischio di frane e alluvione”. Un incremento quasi raddoppiato se si pensa che nel 2008, secondo analogo rapporto del Ministero dell’Ambiente, era al 7,6%.

Cardine  Srl, consapevole della fragilità del territorio, da molti anni affianca i geologi sui temi di dissesto e pericolosità nei territori. La mitigazione del rischio per erosione costiera, la stabilizzazione dei fenomeni franosi, le indagini tecniche di monitoraggio delle cavità sotterranee e la bonifica dei corsi fluviali sono alcune delle attività messe in atto dall’azienda salernitana proprio a prevenzione del dissesto idrogeologico.

“Questi dati, molto preoccupanti, derivano dai Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) e dai Piani di Gestione Rischio Alluvioni (PGRA) e sono il risultato in parte di un approfondimento delle conoscenze, in parte della conseguenza dell’aumento di consapevolezza dei sindaci, che li ha indotti – ha aggiunto Troncarelli – a segnalare aree in dissesto per intervenire a mitigare il rischio idrogeologico presente sul territorio”. Anche a livello nazionale la situazione non muta: si è passati dal 9.8% del territorio interessato da dissesto idrogeologico più critico, nel 2008, al 16,6% del 2017. In particolare, sempre nello stesso range temporale, le sole aree a pericolosità di alluvione sono passate dal 4,1% al 12,5% a fronte di finanziamenti di interventi per la mitigazione del rischio idraulico di più di un miliardo di euro”. Cosa fare a livello regionale? Innanzitutto, è improcrastinabile intervenire a livello normativo. Due le soluzioni prioritarie: “La revisione integrale della legge sulla difesa del suolo, la L.R. 53/98, che ad oggi rappresenta un documento di pura programmazione e per nulla al passo con i tempi. E l’aggiornamento dell’inventario dei fenomeni franosi, redatto alla fine degli anni Novanta sulla base di foto aeree, dati di letteratura e qualche sopralluogo. Un inventario -ha proseguito Troncarelli – inadeguato, ma su cui si fonda la pianificazione sia territoriale che di emergenza”

 

Grazie a rocciatori specializzati in tecnica alpinistica e in lavori di alta quota, Cardine Srl fornisce opere di edilizia acrobatica e messa in sicurezza di pendii. Siamo specializzati in lavori su fune e corda, senza l'utilizzo di ponteggi. Oltre alle opere di mitigazione del rischio idrogeologico ci occupiamo anche di opere edilizie come le impermeabilizzazioni, ristrutturazione di edifici e balconi, manutenzioni edili e pareti a cappotto.

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