Certificazione SA8000

Cardine S.r.l. è un’azienda che opera nel settore delle costruzioni e dei servizi, con una forte attenzione alla qualità, alla sicurezza e alla responsabilità sociale.

Per questo motivo, ha deciso di adottare lo standard internazionale SA8000, che dimostra il suo impegno per un ambiente di lavoro sicuro e che garantisce un approccio socialmente responsabile. La certificazione SA8000 si basa su principi universali di rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, tra cui:

  • la proibizione del lavoro infantile e obbligato,
  • la tutela della salute e della sicurezza,
  • la libertà di associazione e di contrattazione collettiva,
  • la prevenzione della discriminazione, delle pratiche disciplinari e delle molestie,
  • il rispetto dell’orario di lavoro e della retribuzione equa,
  • il coinvolgimento delle parti interessate e il miglioramento continuo.

Cardine S.r.l. ha implementato un sistema di gestione della responsabilità sociale che le permette di pianificare, gestire, riesaminare e migliorare le sue prestazioni sociali in modo trasparente e credibile.

Cardine e la sensibilità per il territorio: attenzione e prevenzione

Lo sciame sismico avvenuto in Turchia ha riacceso l’attenzione sul tema della prevenzione antisismica delle costruzioni, sottolineando l’importanza della progettazione degli edifici in accordo con tecniche e criteri finalizzati a renderli più sicuri in caso di sollecitazioni provenienti da eventi tellurici.

Con una magnitudo di 7,8 il sisma avvenuto fra il Sud-Est della Turchia e il Nord della Siria è stato mille volte più forte di quello di Amatrice (2016) e trenta volte più forte di quello dell’Irpinia (1980). La scossa, seguita da centinaia di repliche, è stata registrata dai sismografi di tutto il mondo, fino alla Groenlandia, come ha rilevato l’Istituto geologico danese.

Oggi la scienza non è ancora in grado di prevedere con anticipo i futuri eventi sismici, infatti l’unica analisi è di tipo statistico e pone le basi  sulla conoscenza storica del territorio e la ricorrenza dei terremoti. Poiché non è possibile prevedere il verificarsi dei terremoti, l’unica strategia applicabile è quella di limitare gli effetti del fenomeno sull’ambiente antropizzato, attuando adeguate politiche di prevenzione e riduzione del rischio attraverso soluzioni che prendano in considerazione i seguenti comportamenti:

  • conoscenza del fenomeno attraverso il monitoraggio del territorio e valutazione del pericolo a cui è esposto il patrimonio abitativo, la popolazione e i sistemi infrastrutturali;
  • attuazione di politiche di riduzione della vulnerabilità dell’edilizia più antica, delle scuole, degli ospedali, etc. attraverso un’ottimizzazione delle risorse utilizzate per il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio;
  • aggiornamento della classificazione sismica e la normativa;
  • conoscenza sulla consistenza e qualità dei beni esposti al rischio;
  • studi di microzonazione sismica per un corretto utilizzo degli strumenti ordinari di pianificazione, per conseguire nel tempo un riassetto del territorio che tenga conto del rischio sismico e per migliorare l’operatività e lo standard di gestione dell’emergenza a seguito di un terremoto;
  • costante e incisiva azione di informazione e sensibilizzazione.

Il tema della prevenzione antisismica delle costruzioni è cruciale anche nel nostro Paese, caratterizzato dalla estrema bellezza unita alla fragilità del patrimonio storico, artistico e culturale.

Dopo il terremoto in Abruzzo nel 2009 è stato avviato il Piano nazionale per la Prevenzione sismica, che rappresenta il primo piano a carattere nazionale a prevedere una programmazione pluriennale degli interventi finalizzati alla prevenzione sismica del Paese.

Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate, i bonus sismici hanno fatto registrare importi pari ad appena un decimo rispetto a quelli corrisposti nel contesto del Superbonus 110%, un segnale evidente che la sicurezza del nostro patrimonio edilizio procede con estrema lentezza.

Allo stesso modo non ha fatto passi in avanti l’istituzione del Fascicolo del Fabbricato (un documento tecnico nel quale sono contenute tutte le informazioni relative allo stato di agibilità e di sicurezza di un immobile, sotto il profilo della stabilità, dell’impiantistica e della manutenzione), altro punto importante nel Piano di Prevenzione, che consentirebbe di ottenere informazioni sulla storia, sulla manutenzione, sulla classificazione energetica e sismica degli edifici e che renderebbe convenienti questi interventi in termini di sicurezza.

Non intervenire significa lasciare che il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio proceda molto lentamente e secondo un approccio disomogeneo, intervenendo in maniera discontinua sulle zone colpite dal sisma e, comunque, devolvendo enormi somme di denaro pubblico senza aver messo in pratica le giuste operazioni di sensibilizzazione e formazione dei cittadini, oppure operazioni di messa in sicurezza del contesto storico ed economico nel quale essi vivono.

PER APPROFONDIRE:

Puliamo il mondo: Cardine a Ravello con Legambiente

In collaborazione con Legambiente e al Comune di Ravello abbiamo organizzato la manifestazione di “Puliamo il mondo”, in uno dei luoghi più conosciuti ed amati del mondo la Costiera Amalfitana.

L’iniziativa è compresa nel programma triennale di eventi di sensibilizzazione attuato da Cardine srl per la tutela e preservazione del territorio. I doverosi ringraziamenti per aver aderito ed aver portato insieme a loro la nostra azienda, vanno al Sindaco di Ravello dott. Paolo Vuilleumier al Vicesindaco dott. Gianluca Manzi e al dott. Michele Buonomo di Legambiente Campania e Nazionale presenti e parte attiva durante la giornata.

Sono stati raccolti dai nostri collaboratori “rocciatori specializzati” in un costone roccioso particolarmente impervio rifiuti non pericolosi ma sversati senza alcun criterio. L’azione dall’alto valore simbolico oltre che di sostanza, concorre alla sensibilizzazione dei cittadini, affinché una della città italiane più belle e conosciute al mondo sia anche in cima cima alla lista di quelle virtuose e sensibili al tema della tutela ambientale.

Ecco le foto della giornata:

Convegno – webinar gratuito “STATI GENERALI DELLA GEOTERMIA”

Cardine Srl è sponsor ufficiale del convegno “STATI GENERALI DELLA GEOTERMIA”, organizzato dal Consiglio Nazionale dei Geologi, la Fondazione Centro Studi del CNG e la Commissione Piattaforma Geotermia CNG,  che si terrà a Roma il prossimo giovedì 16 giugno 2022, dalle ore 09.00 alle ore 18:30, presso la Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale in Piazza Montecitorio n.131.

Il convegno rappresenta un momento di condivisione dello stato dell’arte della GEOTERMIA in Italia, valutando l’importanza della risorsa e della fattibilità nel contesto di rilancio della produzione energetica nazionale.

All’evento prendono parte i componenti della PIATTAFORMA GEOTERMIA, che da tempo stanno lavorando al fine di fornire proposte e dare supporto in merito alle potenzialità di tale risorsa rinnovabile.

Come è stato evidenziato nella lettera aperta rivolta tempo fa ai candidati sindaci e governatori, la GEOTERMIA rappresenta una “SCOMMESSA”: tra l’affrontarla correttamente e tempestivamente o rinviarne la scelta, si gioca la possibilità di crescita delle nostre comunità oppure la loro marginalizzazione rispetto all’Europa, con aumento di diseguaglianze e divari socio-economici.

La pragmaticità del Ministro della Transizione Ecologica, On.le Roberto Cingolani, nell’affrontare la problematica connessa alla dipendenza da altre fonti energetiche e l’aumento dei costi convince ancora di più sulla necessità di una scelta immediata: il contributo della GEOTERMIA costituisce una importante fonte energetica alternativa, caratterizzata da continuità e programmabilità della produzione ed elevata sostenibilità ambientale. Si rammenta, al riguardo, che la ricerca e il lavoro di ricerca degli enti e della filiera produttiva nazionale la rende strategica sia per la produzione elettrica che per le applicazioni termiche.

L’attuazione dell’ARTICOLO 15 DEL DECRETO LEGGE 1° MARZO 2022, N. 17, mediante un “D.M. GEOSCAMBIO”, fuga ogni ulteriore dubbio: si deve muovere il primo passo per agevolare la realizzazione di impianti per la bassa entalpia  in ambito locale.

La partecipazione al convegno potrà essere in presenza fisica (su invito) o a distanza (webinar)

Per info e iscrizioni visita il sito del CNG

 

Cardine Srl sponsor ufficiale della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare

La città di Amalfi torna a essere teatro della Regata delle Antiche Repubbliche Marinare, di cui Cardine Srl sarà sponsor ufficiale. Ufficializzata la data della 66esima edizione della manifestazione di rievocazione storica, nata sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica: la sfida tra le quattro regine dei mari si terrà nella città costiera il prossimo 5 giugno.

L’appuntamento è stato ufficializzato nel corso dell’ultimo Comitato generale delle Antiche Repubbliche durante il quale il Sindaco di Amalfi, Daniele Milano, ha definito anche con i rappresentanti delle città di Genova, Pisa e Venezia le linee guida per la realizzazione dell’evento.

Nell’attesa di scoprire le novità che colorano la 66esima edizione della competizione sportiva, invariata resta la sfida tra i galeoni delle antiche quattro Repubbliche su un campo di gara lungo 2mila metri in linea che abbraccia il tratto di mare che va dal Capo di Vettica fino alla Marina Grande.

 

Ricostruzione della Strada Statale 163 e della galleria ad Amalfi

Cardine S.r.l. si è occupata della ricostruzione della strada a monte della Strada Statale 163 e della galleria nel centro di Amalfi, denominata dell’Annunziatella, crollata dopo il nubifragio del 2 febbraio 2021.

Il processo di ricostruzione si è articolato in più fasi di seguito elencate:

1. Monitoraggio strumentale tramite Laser scanner ed altri strumenti di precisione

2. Inizio dei lavori, con turni anche notturni, adoperando apposite torri faro per l’illuminazione a giorno del cantiere, per ridurre il disagio degli utenti della strada durante le ore diurne.

3. Stabilizzazione di parete rocciosa mediante perforazioni con macchine “fondo foro”, per infissione di chiodature da inghisare e successiva apposizione di nuova rete e pannelli in fune metallica.

4. Lavorazioni in quota anche con l’utilizzo del piano di lavoro del tunnel artificiale realizzato per consentire il transito durante il periodo della lavorazione per la costruzione degli “Archi sospesi”

 

5. Ricostruzione a monte della S.S. 163, della stradina pedonale dell’Annunziatella, dei sottoservizi e del parapetto di protezione.

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Si lavora senza sosta a Maiori

Continuano le operazioni specialistiche delicate per il completamento delle lavorazioni ad Erchie per la frana del 9 dicembre scorso da parte dell’azienda Cardine srl.

Gli operai stanno lavorando giorno e notte per ridurre la minimo i disagi per la popolazione e gli operatori economici, tanto che come promesso, è stato possibile riaprire a senso unico alternato la SS163 al km 43, a Maiori, nella frazione di Erchie già il 18 dicembre scorso.

Oggi la diminuzione del vento in quota, ha permesso, nei pochi minuti concessi dalle condizioni meteo favorevoli, di sorvolare il sito della frana. A causa delle avversità meteorologiche della settimana scorsa, infatti, non era stato possibile l’approvvigionamento delle grosse reti in acciaio di protezione in quota, indispensabili per poter accelerare i lavori e consegnarli in tempi compatibili con le richieste dalla Regione Campania e dal Comune di Maiori che stanno eseguendo l’intervento.

I lavori di messa in sicurezza proseguiranno per i prossimi 20 giorni, al termine dei quali verrà ripristinata la normale circolazione in entrambi i sensi di marcia.

Le misure del PNRR per ridurre il rischio idrogeologico e di alluvione

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un importante pacchetto di misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico.

In particolare, la componente ‘Tutela del territorio e della risorsa idrica’ della Missione ‘Rivoluzione verde e transizione ecologica’ prevederà un investimento di 2,49 miliardi di euro per interventi strutturali nelle aree a rischio e per le strutture danneggiate e per mettere in sicurezza 1,5 milioni di persone oggi a rischio.

L’obiettivo dell’investimento è quello di ridurre gli interventi di emergenza, sempre più necessari a causa delle frequenti calamità, e intervenire in modo preventivo attraverso un programma ampio e capillare. Gli interventi strutturali, volti a mettere in sicurezza da frane o ridurre il rischio di allagamento, saranno affiancati da quelli non strutturali, focalizzati sul mantenimento del territorio, sulla riqualificazione, sul monitoraggio e sulla prevenzione. Nelle aree colpite da calamità si provvederà al ripristino di strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate, nonché alla riduzione del rischio residuo per tutelare l’incolumità pubblica e privata.

Il cronoprogramma prevede che entro dicembre 2021 venga adottato il decreto di approvazione del piano; entro dicembre 2023 sarà completata l’aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici; entro dicembre 2025 sarà ripristinato il 100% delle strutture pubbliche; entro marzo 2026 1,5 milioni di abitanti saranno al riparo dai rischi idrogeologici

Fonte: Edilportale